El Greco, San Martino
El Greco, San Martino

San Martino di Tours , l'estate di San Martino, 11 Novembre

Considerato il padre del monachesimo in Occidente, nasce in Pannonia nel 315 e si spegne in Turenna nel 397, figlio di un ufficiale romano, entra nella guardia imperiale a cavallo a 15 anni.

Ad Ammiens nel 337 circa riceve il battesimo e lascia l'esercito per intraprendere i suoi viaggi apostolici in Italia e Francia, e si stabilizza a Ligugé, dove fonda il primo monastero d'Occidente; nel 371 viene eletto Vescovo di Tours, per 26 anni mantiene la sua missione apostolica soprattutto nelle campagne e per questo si merita una popolarità mantenuta nel tempo ancor oggi, legata anche alle abitudini del calendario lunare di cambiamento autunnale di stagione della data a lui dedicata.

 

La leggenda a lui legata più conosciuta, narra che Martino, ancora cavaliere, incontrando vicino ad Amiens un mendicante, abbia diviso in due il suo mantello (cappa a protezione di cavaliere e cavallo, isolante sia per il freddo, che per la pioggia: un tetto essenziale negli spostamenti) con la spada per far dono di riparo e conforto certo. In questo atteggiamento premuroso è rappresentato nell'iconografia devozionale. La cura per il prossimo e il dono prezioso di un riparo, per chi casa non ha.

 

 

 

"A San Martino ogni mosto è vino" , "a San Martino si veste il grande e il piccino", "estate di San Martino"

 

San Martino
di Giosuè Carducci
La nebbia a gl'irti colli

piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar
;

ma per le vie del borgo
dal ribollir de' tini
va l'aspro odor de i vini
l'anime a rallegrar.


Gira su' ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando:
sta il cacciator fischiando
sull'uscio a rimirar


tra le rossastre nubi
stormi d'uccelli neri,
com'esuli pensieri,
nel vespero migrar.

 


Il Panno, Feltro tessuto e la follatura sono passaggi successivi alla tessitura della lana necessari a rendere impermeabilità e coibenza.

L'azione manuale o industriale, trae origine dalle  proprietà feltranti naturali delle fibre della lana, che imbevute da soluzioni alcalino-saponose in ambiente caldo e per tempi lunghi, si ammorbidiscono, si aprono e riprendono tra loro maggiore coesione. Aumenta lo spessore, la resistenza e robustezza, mentre rientrano in misura sensibile le dimensioni della pezza in altezza e in larghezza. Il risciacquo avviene tramite cottura in vasca a temperatura molto calda, momento propizio per modellare e stirare il tessuto, togliendo pieghe e imperfezioni; l'asciugatura, la stiratura a pressione, la spazzolatura a vapore, la garzatura, completano le caratteristiche qualitative del tessuto. Può essere anche superficiale e rifinire la pezza in un solo lato, ammorbidito e vaporoso.

il Feltro nella sua definizione, non è un tessuto, non prevede intreccio di fibre, ma è realizzato con lana cardata, quindi a fibre disticate, che viene modellata attraverso una manipolazione o compressione combinata tra calore e umidità. Le fibre vengono intrise di acqua saponata molto calda e battute, sfregate, pressate fino al raggiungimento di una massa feltrata, un tassuto non tessuto.

Il feltro è materiale d'eccellenza nella produzione di cappelli, modellati su stampi in legno, ma è molto utilizzato nella realizzazione di tappeti, borse, calzatur, selleria, tappezzeria, e come materiale in alcuni passaggi della lavorazione della carta e nell'impasto del pane. Già in epoca romana, testimoni gli affreschi pompeiani, erano attivi laboratori adibiti alla feltratura, gli officinae coactiliariae, completi di vasche e bacini e fornaci di forma circolare per la finitura del feltro.

Ancora oggi come in tempi ancestrali, il feltro è indispensabile materiale di costruzione di tende per popoli nomadi : Ger, la tenda dei popoli nomadi della Mongolia, Yurta, nella traduzione in turco; è leggero, è malleabile, solido e impermeabile, per la sua caratteristica costitutiva non si lacera. Può essere tagliato, cucito e può essere modellato in forme tridimensionali.